3. ALCUNE IPOTESI DI DCM PER I DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA.
3.6. Castelgoffredo: una logistica distributiva per gestire la varietà
"Moda: La crisi dei consumi di collant (-10%) spinge il distretto a diversificare
nell’intimo. Castelgoffredo cambia rotta. Per Pompea i nuovi prodotti valgono già il
40% del fatturato"
"Giovedì sarà presentato il rapporto annuale sull’industria della calzetteria, ma già gli
operatori lanciano l’allarme crisi. Il distretto di Castelgoffredo (Mantova), che mette
insieme quasi 300 aziende per un fatturato che supera i 2mila miliardi, deve fare i
conti con una costante contrazione dei consumi di collant in Italia e in Europa, in
discesa di circa il 10% l’anno."
La citazione di un recente articolo apparso su Il Sole XXIV Ore ci permette di introdurre una
riflessione sul distretto della calzetteria di Castelgoffredo che riflette in molte sue caratteristiche
situazioni simili avvenute nel passato anche in altri distretti italiani.
A fronte di una realtà produttiva in difficoltà si prospettano invece tempi favorevoli per
Calzedonia, l’azienda veronese – localizzata a poche decine di chilometri dal polo di
Castelgoffredo – che grazie alle proprie scelte in ambito distributivo sembra non subire le
stesse difficoltà delle sue concorrenti mantovane.
Calzedonia nasce nel 1987 per creare un nuovo business nella vendita di calze e collant da
donna, costumi da bagno, calze da uomo e bambino attraverso una rete di negozi in
franchising. Un'idea vincente: dopo poco più di 13 anni di attività, Calzedonia è oggi infatti un
brand di successo conosciuto ed apprezzato, la cui crescita, inarrestabile, ha varcato anche i
confini nazionali: a fine 2000 Calzedonia è arrivata a quota 680 negozi, distribuiti in Italia,
Spagna, Portogallo, Federazione Jugoslava, Grecia, Polonia, Ungheria, Austria, Turchia, Cipro,
Messico e Medio Oriente.
Il fatturato, che ha registrato una crescita continua, rispecchia questo trend positivo: si è passati
infatti da 311 milioni nel 1988 a più di 150 miliardi nel 1998, per arrivare a fine 2000 a più di 300
miliardi, includendo anche il marchio Intimissimi.
Nel 1996, infatti, l'azienda ha creato un nuovo brand, Intimissimi, specializzato in biancheria
intima, che ha saputo ripetere il successo di Calzedonia, sfruttando la stessa strategia di
mercato.
Il successo di Calzedonia è da ascrivere ad una pluralità di fattori.
I prodotti offerti, che si distinguono per il vasto assortimento della gamma, l'estrema attenzione
data al fattore moda e l'inimitabile rapporto qualità/prezzo, caratteristiche che hanno garantito
all'azienda di soddisfare anche le richieste dei suoi clienti più esigenti.
Per la fine del 2001 sono previste nuove aperture, sia in Italia, per arrivare a coprire tutto il
territorio nazionale in modo capillare, sia all'estero: più di 80 nuovi punti vendita a disposizione
dei clienti abituali Calzedonia e di potenziali consumatori, con un'attenzione particolare rivolta
alla clientela maschile, cui è dedicata una specifica linea di calzini.
La comunicazione nel settore moda-abbigliamento è da sempre un grande punto di forza. Per
questo negli ultimi anni Calzedonia ha incrementato questo settore in continua evoluzione con
mezzi e investimenti adeguati. Calzedonia ha così adattato un modo di fare comunicazione
innovativo e inusuale. L'azienda infatti non si appoggia a un'agenzia di pubblicità, ma tutto viene
concepito ed elaborato internamente, sia per l'Italia che per l'estero.
Dall'inizio del '99 Calzedonia ha dunque istituito in sede un'apposita divisione per la
comunicazione. Tale struttura può, proprio perché interna, avvalersi di molti vantaggi, in quanto
conosce a fondo il target del prodotto e del mercato; può inoltre garantire una maggior
riservatezza e raggiungere migliori risultati dal punto di vista qualitativo e quantitativo ricercando
costantemente gli elementi che appartengono allo spirito Calzedonia.
Calzedonia, dal 1987, è riuscita ad imporre sul mercato la propria filosofia di vendita: una rete in
franchising solida e ramificata, basata su negozi con una immagine fresca ed allettante, in
grado di accontentare una ampia tipologia di consumatori.
La crisi attuale di Castelgoffredo somiglia moltissimo alle crisi che sono state vissute qualche
anno fa da altri distretti veneti (sportsystem di Montebelluna e occhialeria del bellunese), crisi
che sembrano attualmente superate grazie a politiche di diversificazione produttiva e di ricerca
di nuovi riferimenti commerciali e di vendita a livello internazionale.
Analizzando un po’ più a fondo il caso Calzedonia emerge come il suo successo sia basato
oltre che su una capacità di monitoraggio continuo del mercato e su una rete distributiva diretta,
anche sulla competitività del prodotto di Castelgoffredo, dalle cui imprese Calzedonia fa
produrre una parte consistente della calzetteria femminile.
Se vogliamo, è la stessa base del successo di Benetton, ed è una delle formule che altri
produttori distrettuali hanno scelto per uscire dall’egemonia commerciale dei vari buyer
internazionali di riferimento che in passato hanno fatto decollare le produzioni distrettuali
italiane, ma che ora possono rappresentare un grave pericolo, poiché le loro scelte sembrano
preferire produzioni di minore qualità ma anche con un minore prezzo.
Basta fare un giro nei centri storici o nei grandi centri commerciali delle città italiane per
accorgersi quante imprese distrettuali hanno scelto di "scendere a valle" della filiera e dialogare
direttamente con i consumatori dei mercati più ricchi e qualificati. Un elenco molto parziale di
negozi monomarca creati da imprese distrettuali può essere il seguente: GEOX (calzatura e
abbigliamento di Montebelluna), Tod’s (calzaturiero marchigiano), Playlife (gruppo Benetton, ma
principalmente vetrina di una serie di produttori sportivi montebellunesi), Varuk (calzaturiero
veronese), Divani e Divani (distretto murgiano del mobile imbottito), Valleverde (azienda
riminese legata alla produzione del calzaturiero marchigiano), le acquisizioni di catene
distributive dell’occhialeria da parte di Luxottica, De Rigo e Safilo (occhialeria bellunese), ed
altri ancora.
Camera di Commercio di Mantova – Rapporto sulla Logistica
Tutto ciò significa organizzare una rete di vendita che continuamente origina dati ed
informazioni relative a diversi fattori strategici:
Top| Sommario| << Precedente | Successiva >>
>> Home Page www.virtualprocurement.it << |